Agenzia, ore 20:00. “Ehi, ci sarebbe da copizzare al volo queste quaranta slide del cliente”. Se lo è sentito dire una mia amica, copy anche lei.
E già, fai la copy e perciò copizzi.
Ma che cosa vorrà dire? Mettere in bella? Rendere accattivante, comprensibile, fluido, comunicativo, mentre prima non lo era?
Non è per fare i difficili ma “copizzare” è una di quelle parole da far venire l’orticaria. Suona male, è dura e acida. E in più alle otto di sera fa passar la voglia di lavorare.
Una sciatteria linguistica di quelle che nelle agenzie, dove ci si occupa di comunicazione e quindi anche di parole dette e scritte, sono abbastanza frequenti.
Nella fretta è più facile ricavare dall’inglese termini che risultano cacofonici e un po’ irritanti. Invece, per lavorare meglio e per capirsi davvero anche le parole sono importanti.